Cespiti e l’iter da seguire per la loro la dismissione

Cosa sono i cespiti? Sono tutti quei beni che generano un valore per l’azienda. Detti anche beni strumentali, possono essere sia materiali sia immateriali.

I beni materiali di un’azienda sono ad esempio i computer, gli arredi di ufficio, i macchinari, gli automezzi, ecc.,

Tra quelli immateriali si inseriscono le certificazioni, le conoscenze, i talenti, i brevetti, ecc.

Tutti i beni strumentali acquistati da una azienda devono essere annotati in un registro detto “Libro dei Cespiti” e iscritti a Bilancio dello Stato Patrimoniale aziendale.

La dismissione dei cespiti

Ma come deve comportarsi un’azienda quando ritiene che un bene non sia più funzionale alla sua attività? In questo caso bisogna seguire un iter burocratico ben preciso.

Innanzitutto per effettuare la dismissione dei beni strumentali dal Libro dei Cespiti, ci devono essere due condizioni:

  1. Il bene ha esaurito del tutto la sua utilità, per eccessivo sfruttamento o per assoluta inadeguatezza causata dal superamento tecnologico. In questo caso si procede alla distruzione del bene e dunque alla sua eliminazione volontaria.
  2. A causa di un fatto non dipendente dalle scelte dell’azienda (furto, incendio, ecc.)

Una volta stabilito quale sia il motivo per cui un’azienda ha bisogno di dismettere dei cespiti, ha tre possibilità per avviare il processo:

  • l’autoconsumo la cessione ai soci;
  • la dismissione tramite operatori specializzati;
  • la dismissione autonoma di beni di valore oltre i 10 mila euro e di beni con valore inferiore a 10 mila euro.

Questo appena elencato è il riferimento normativo DPR 10 novembre n.441 e la relativa Circolare Ministeriale 23 Luglio 1998 n. 193E.

La dismissione tramite operatori specializzati

Nel caso un’azienda preferisca rivolgersi ad operatori specializzati nello smaltimento dei rifiuti, dovrà predisporre la seguente documentazione:

  • il Documento di Trasporto DDT, dal quale deve risultare il trasporto dei beni oggetto dello smaltimento indicando espressamente che si tratta di trasporto per “rottamazione“.
  • il Formulario di identificazione per lo smaltimento dei rifiuti, vidimato da Agenzia delle Entrate e Camera di Commercio.

La documentazione va conservata in caso di possibili verifiche da parte dell’Amministrazione finanziaria.

Apparecchi elettrici ed elettronici

Utile ricordare che tutti i soggetti che sono in possesso, per l’esercizio della loro attività, di apparecchi elettrici ed elettronici (come PC, condizionatori, telefonini, apparecchi di illuminazione, ecc.) devono rispettare il Decreto Legislativo n.151/2005 per il loro smaltimento.

Infatti le aziende, gli uffici, gli studi professionali e tutti coloro che utilizzano queste apparecchiature per svolgere un’attività, devono rivolgersi agli operatori specializzati per lo smaltimento nei centri di raccolta.

Cosa può fare la Cooperativa Cigno Verde?

La Cooperativa è autorizzata al trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non, in particolare è specializzata nello smaltimento di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) per i quali possediamo un impianto di raccolta situato a Parma. Ritiriamo rifiuti di provenienza industriale e li conferiamo presso il nostro impianto o presso altre strutture autorizzate per il recupero o lo smaltimento.

Contattaci per maggiori informazioni, inviando una mail a speciali@cignoverdecoop.it

Visita il sito della nuova cooperativa:

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